UNICI

Le famiglie d’arte nel teatro italiano del Novecento

a cura di Simona Brunetti

Collana Visioni teatrali, n. 14
ISBN 9788874707164

2019

pp. 168 con ill. in B/N e a colori

Questo volume nasce a coronamento di un Convegno organizzato presso l’Università di Verona dal 28 al 29 novembre 2017 in collaborazione con l’Associazione Città Teatro di Riccione e la Fondazione “Umberto Artioli” Mantova Capitale Europea dello Spettacolo.

PROFILO DELL’OPERA

Le giornate di studio, di cui si pubblicano gli atti, sono state la tappa conclusiva di un diversificato progetto artistico teatrale-multimediale, ideato da Giorgia Penzo, dedicato alla memoria e alla riproposizione della prassi rappresentativa delle “famiglie d’Arte” itineranti italiane. Il tema scelto per la riflessione teorica svolta a Verona trae origine dalla constatazione che, tra le produzioni degli ultimi eredi della tradizione recitativa della nostra penisola, emergono oggi importanti tentativi di presentare sulla scena le vicende artistiche della propria famiglia d’Arte, attraverso singole performances dedicate all’argomento, o anche spettacoli compiuti, per recuperarne la memoria e preservarne le tecniche rappresentative ormai in disuso. Con l’affermazione del professionismo teatrale, nella seconda parte del XVI secolo si consolida un’organizzazione sociale degli attori assolutamente particolare, legata da una fitta rete di rapporti, un mondo chiuso e ben regolamentato che permette loro di convivere in maniera originale, e in parte antagonistica, con la società degli altri uomini. Per poter meglio delineare la questione dell’attualità e della valenza in epoca contemporanea di modalità rappresentative che affondano le proprie radici in una tradizione di tipo familiare, si è deciso di affrontarla secondo tre diverse direttrici: La tradizione italiana tramandata, La sopravvivenza delle famiglie d’arte nel Novecento, Testimonianze contemporanee.

CURATRICE

Simona Brunetti è ricercatrice di Discipline dello spettacolo presso l’Università di Verona e presidente del Comitato scientifico della Fondazione “Umberto Artioli” Mantova Capitale Europea dello Spettacolo. Si occupa di teatro ottocentesco italiano e francese, di attività spettacolare rinascimentale e barocca. Accanto a due monografie dedicate alla fortuna scenica in Italia della Signora dalle Camelie (2004 e 2008), ha pubblicato un volume sul rapporto tra scrittura drammaturgica e prassi attorica nel XIX secolo (Autori, attori, adattatori, 2008). Ha collaborato inoltre all’edizione critica complanare di Angelo, tyran de Padoue di Victor Hugo (2012), a cura di Elena Randi, e insieme a Marco Prandoni, per le Edizioni di Pagina, ha realizzato l’edizione critica di Gysbreght van Aemstel di Joost van den Vondel (2018).


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