Strindberg l'italiano
130 anni di storia scenica
di Franco Perrelli
Collana Biblioteca dello Spettacolo Nordico, n. 9
ISBN 9788874704408
2015
pp. X-214
Storia della fortuna scenica (e non solo) in Italia del grande drammaturgo svedese
PROFILO DELL’OPERA
Dalle prime timide menzioni del nome di August Strindberg sulla stampa in Italia, nel 1884, sino all’ultimissima regia di Luca Ronconi, a Spoleto, nel 2014: centotrent’anni di storia scenica (ma anche critica ed editoriale) del grande drammaturgo svedese che, fra cadute, eclissi e trionfi, ha diviso immancabilmente il nostro pubblico, i cronisti e gli studiosi, ponendo loro il problema della modernità nell’arte scenica e del ”fuoco”, creativo e anticonformista, di un genio esotico, non facile da avvicinare, ma decisamente affascinante. In primo piano, anche la potenza interpretativa di grandi attori come Zacconi; il vivace dibattito che coinvolge da Croce in poi germanisti e filosofi di vaglia; ampi squarci sulle vicende culturali italiane dal positivismo a Pasolini e sugli sviluppi del nostro teatro di regia, moderno e postmoderno. Insomma, la lenta, ma decisa ascesa di Strindberg al Pantheon italiano, che culmina negli anni Settanta-Ottanta; la sua stabilizzazione come essenziale riferimento teatrale e una sorpresa conclusiva: l’autore svedese da noi non è stato meno intensamente tradotto, rappresentato e vissuto che in Francia, dove pure s’è largamente giocata la partita della sua controversa fortuna continentale.
AUTORE
Franco Perrelli è ordinario di Discipline dello Spettacolo presso il DAMS dell’Università di Torino. Premio Pirandello 2009 per la saggistica teatrale e Premio Strindberg 2014, fra le sue più recenti pubblicazioni per la nostra casa editrice si segnalano Bricks to Build a Teaterlaboratorium. Odin Teatret and Chr. Ludvigsen (2013); Tre film da ”Le Grand Meaulnes” (2014) e le curatele di L. Flaszen, Grotowski & Company. Sorgenti e variazioni (2014) e H. Ibsen, Le colonne della società (2014).
RECENSIONI