Studi sul Pluto primo di Aristofane
di Menico Caroli
Collana Ekdosis, n. 17
ISBN 9788874708512
2021
pp. XX-152, di cui 10 illustrate in B/N
La prima indagine su uno dei drammi perduti più affascinanti di Aristofane, riletto alla luce di nuove testimonianze.
PROFILO DELL’OPERA
Del Pluto, l’ultima commedia che Aristofane allestì personalmente nel 388 a.C., gli Alessandrini conoscevano una versione più antica, non risparmiata dal naufragio della migliore drammaturgia comica di età classica. Di quest’opera i presenti studi riconsiderano questioni cruciali, legate alla trasmissione del dramma a noi giunto e alle travagliate vicende dei frammenti della prima stesura, rilette alla luce di nuove testimonianze. Al principio del XX secolo, un fine interprete aristofaneo, come Jan van Leeuwen, tentò di negare l’esistenza di un Pluto primo, accreditandone l’invenzione a un antico commentatore. Toccò a Wilamowitz infrangere questo pregiudizio, definendo la commedia a noi giunta un repêchage aggiornato dell’altro Pluto, pensato da Aristofane per propiziare il favore del suo pubblico al figlio Araros, esordiente nel campo teatrale.
L’AUTORE
Menico Caroli (1972) è professore associato di Lingua e letteratura greca all’Università degli Studi di Foggia. I suoi interessi di ricerca spaziano dalle strategie di comunicazione nel mondo antico e moderno alla storia del teatro greco. Sono i filoni tematici a cui si ispirano alcuni dei suoi libri più recenti, da Cratino il Giovane e Ofelione: poeti della Commedia di mezzo (2014) a Il velo delle parole: l’eufemismo nella lingua e nella storia dei Greci (2017). Il presente lavoro s’inserisce nel solco di una ricerca sulle riscritture teatrali di V e IV secolo, che nel 2020 ha già prodotto, per i tipi di questa casa editrice, il volume Studi sulle seconde edizioni del dramma tragico.
MATERIALI