PROFILO DELL’OPERA
La mostra e il presente volume si rivolgono ai cittadini di oggi e alle nuove generazioni senza enfasi retorica e con rigore storiografico. Una ricerca animata dalla convinzione che il Risorgimento sia stato uno dei momenti più alti della storia italiana; che a quel processo il Sud, la Puglia, Barletta abbiano partecipato attivamente con uomini e idealità; che l’Italia, allora, con alto prezzo in vite umane, riuscì in un’impresa che stupì il mondo. Il Mezzogiorno ne fu pienamente partecipe e i Mille di Garibaldi, innescando la rivoluzione nazionale, trovarono il Sud pronto all’unificazione.
L’esposizione ha riportato all’attenzione pubblica le testimonianze d’epoca risorgimentale, conservate nel Museo Civico e nella Biblioteca Comunale “S. Loffredo” di Barletta. Testimonianze pervenuteci, in gran parte, grazie alle donazioni Gabbiani, Cafiero e Vista.
Cimeli e documenti, databili tra il 1848 e gli anni ’60 dell’Ottocento, che mostrano il coinvolgimento, anche personale, negli eventi che portarono all’Unità, tracciandone un quadro sfaccettato e ricco di stimoli. Spiccano il gilet con l’effigie di Pio IX, indossato nelle giornate del ’48; la camicia rossa del garibaldino barlettano Lacerenza e la bandiera del IX Reggimento Corpo Volontari Italiani inquadrato a Barletta nel 1866 e comandato da Menotti Garibaldi.
Testimonianze che marcano con evidenza la piena partecipazione della città e di alcuni suoi cittadini alla storia nazionale. Se nel Centocinquantenario, si lamentava la mancanza di studi che approfondissero le congiunture urbane e che spiegassero il contesto in cui si svolse il processo unitario, la mostra e il catalogo costituiscono per Barletta un tassello della ricerca in tale direzione.