L’apparire del bene
Metafisica e persona in Antonio Pérez S.J. (1599-1649)
di Gian Pietro Soliani
Collana Biblioteca filosofica di Quaestio, n. 25
ISBN 9788874706136
2018
pp. XVIII-314
Uno dei rari studi sul pensiero del gesuita Pérez e la sua influenza sulla filosofia moderna.
PROFILO DELL’OPERA
La Scolastica gesuitica è oggetto da qualche tempo di una certa attenzione, soprattutto per i suoi legami con la filosofia moderna. Tuttavia, essa merita di essere approfondita nella sua ricchezza anche di per sé. Il presente studio affronta la questione del rapporto tra metafisica e persona nel pensiero di Antonio Pérez S.J. (1599-1649), a partire dai testi editi e manoscritti. Il nucleo della riflessione del gesuita ruota intorno al legame inscindibile tra ente reale, sostanza e persona.
rnrnLa tradizione aristotelica viene, così, rivisitata attraverso l’interiorità di matrice agostiniana – che fa dell’Io il nucleo centrale della metafisica –, ma senza rinunciare a un sapere che trovi un solido fondamento nei primi principî dell’essere.
rnrnNe emerge la figura di un pensatore originale che anticipa temi decisivi per la filosofia successiva, quali l’intenzionalità e il superamento del dualismo gnoseologico; il rapporto tra sostanza e soggetto; la trascendentalità dell’Io e la prova ontologica dell’esistenza di Dio.
AUTORE
Gian Pietro Soliani (1983) ha conseguito il dottorato presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 2017 con una tesi sul pensiero metafisico di Antonio Pérez. È docente di storia e filosofia nei licei. È autore di una monografia, intitolata Rosmini e Duns Scoto. Le fonti scotiste dell’ontologia rosminiana (Il Poligrafo, 2012), oltre che di articoli sul pensiero di Antonio Rosmini e sulla Scolastica medievale. È membro del comitato scientifico della «Rivista rosminiana di filosofia e cultura», della collana “Italiana” della casa editrice Orthotes e della collana “Rosminianesimo teologico” della casa editrice Mimesis.
MATERIALI