Aristotele teorico dello spettacolo
di Manlio Marinelli
Collana Duepunti, n. 55
ISBN 9788874706150
2018
pp. 448
Uno sguardo diffuso sulla civiltà teatrale greca tra V e IV sec. a.C.
PROFILO DELL’OPERA
Gli studi sullo spettacolo antico sono stati per lungo tempo prigionieri di alcuni nessi storiografici aprioristici che ne hanno marcato una sorta di ritardo rispetto alle altre civiltà teatrali considerate fondanti dai nostri canoni culturali. Per un verso hanno pagato una ineguagliabile resistenza delle ipotesi di studio di marca testo-centrica, dall’altro, a questa prima ipotesi, si è aggiunto il luogo comune che il teatro antico sarebbe connotato da una insanabile mancanza documentale. Da decenni tuttavia la Storia del teatro si è costituita come una disciplina che non intende restituire una ricostruzione di una serie continua di spettacoli ma cerca di rivedere di volta in volta la definizione di una categoria, di tutte le sue pratiche e dei suoi saperi nei diversi contesti della storia. Tale nozione, il teatro, non è un’idea pre-ordinata, ma una categoria fluida, i cui connotati variano e si ridefiniscono di continuo. Questo studio intende mostrare alcuni specifici caratteri dell’idea teatrale dei Greci a partire da un’analisi stringente del pensiero teatrologico di Aristotele. Ripartendo da tale figura, da sempre considerata centrale nella definizione dell’estetica teatrale, il libro offre uno sguardo diffuso sulle premesse e i precedenti teorici dello Stagirita e quindi sui connotati della cultura e della civiltà teatrale greca tra V e IV secolo a.C. Pur impegnato in un’analisi accurata dei testi e delle fonti, il saggio mantiene costantemente vivo l’occhio verso le strategie di analisi della nuova teatrologia, proponendosi al contempo al pubblico degli antichisti e degli storici del teatro.
AUTORE
Manlio Marinelli è dottore di ricerca in Discipline dello Spettacolo e cultore della medesima materia presso il Dipartimento StudiUm dell’Università di Torino. Dal 1999 è drammaturgo residente presso il Teatro Libero di Palermo per il quale ha scritto e curato la drammaturgia di numerosi spettacoli. Ha pubblicato diversi articoli accademici dedicati a problemi di teoria e storia dello spettacolo nel mondo greco-romano e all’opera del drammaturgo francese Bernard-Marie Koltès. I suoi saggi sono stati pubblicati, tra le altre riviste, da Il castello di Elsinore, Dioniso– Rivista di Studi sul Teatro Antico dell’INDA, Mimesis Journal.
RECENSIONI