Pietre d’acqua

Taccuino di un'attrice dell'Odin Teatret

di Julia Varley

Collana Visioni teatrali, n. 5
ISBN 9788874705108

2016; I rist. 2018; II rist. 2024

pp. XIV-202 (con ill. in B/N)

C’è, in Pietre d’acqua, il sapore dell’immersione continua nella gaudiosa tradizione del corpo come sorgente. Un modo integrale di vivere il teatro.

PROFILO DELL’OPERA

«Sento l’obbligo di mettere per iscritto alcune tracce della mia esperienza sperando che le mie parole non risultino saccenti o diano sicurezze e verità definitive. Vorrei accontentare coloro che mi hanno chiesto di scrivere pur consapevole di non essere in grado di abbattere la barriera tra realtà e testo. [...] So che non si può insegnare, solo imparare. So che la strada è lunga e che ognuno deve tradurre e tradire ogni consiglio con una pratica personale». Julia Varley racconta il suo essere attrice e donna di teatro: duecento pagine scritte in prima persona, piene di riferimenti, divagazioni, intuizioni, riflessioni ed esercizi, frutto della sua esperienza quarantennale nell’Odin Teatret – il celebre gruppo internazionale con sede a Hostelbro, in Danimarca, fondato e diretto da Eugenio Barba.

AUTRICE

Julia Varley è nata a Londra nel 1954. Ha fatto gli studi in Italia dove ha lavorato con il Teatro del Drago, il Centro Sociale Santa Marta e il Circolo La Comune, e come assistente alla produzione di film pubblicitari. Dal 1976 vive in Danimarca, dopo essersi unita all’Odin Teatret e lavorando come attrice nei suoi spettacoli. Con l’Odin lavora anche come pedagoga in scuole e università e ha sintetizzato la sua esperienza in cinque dimostrazioni di lavoro: L’eco del silenzio, Il fratello morto, Testo-azione-relazioni, Il tappeto volante, I venti che sussurrano. Dal 1986 partecipa alla concezione ed organizzazione del Magdalena Project, una rete di donne nel teatro contemporaneo, e dal 1990 alla concezione ed organizzazione dell’ISTA (Scuola Internazionale di Antropologia Teatrale) diretta da Eugenio Barba. È la direttrice artistica del Festival Internazionale Transit, Holstebro, dedicato a temi di interesse per donne che lavorano in teatro. Oltre ad aver curato la regia di spettacoli in Germania, in Argentina, in Giappone, in Italia e in Spagna, ha scritto vari articoli e saggi pubblicati in riviste come Teatro e Storia, Lapis, Performance Research, New Theatre Quarterly, Conjunto, Teatro XXI, The Mime Journal; è redattrice di The Open Page ed autrice del romanzo Vento ad Ovest (1996).


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