Un documento inesplorato: il «pinax» della «Biblioteca» di Fozio

di Maria Rosaria Acquafredda

Collana Ekdosis, n. 11
ISBN 9788874704101

2015

pp. 136

L’edizione critica dell’«indice» della Biblioteca, contributo essenziale allo studio dell’opera foziana

PROFILO DELL’OPERA

Il pinax premesso alla Biblioteca di Fozio, cioè il catalogo completo dei capitoli che la compongono, ha avuto un singolare destino editoriale: pur tràdito dai due testimoni fondamentali dell’opera, il Marciano Gr. 450, databile entro l’ultimo decennio del IX sec. (e dunque quasi coevo all’autore), e il Marciano Gr. 451, datato fra la fine dell’XI sec. e il principio del successivo, è stato omesso nella edizione ottocentesca curata da Immanuel Bekker (1824-1825), e nella più recente edizione critica della Biblioteca allestita da René Henry (1959-1977); lo si legge solo nell’editio princeps apparsa ad Augsburg nel 1601 per le cure del dotto luterano David Hoeschel, e in una molto difettosa edizione di Edgar Martini (1921). Il presente lavoro è dedicato a questo prezioso e trascurato documento, sino ad ora poco ‘esplorato’, e tuttavia fondamentale non solo per ricostruire la storia della tradizione della Biblioteca, ma anche per comprenderne compiutamente la genesi e la struttura.

AUTORE

Maria Rosaria Acquafredda svolge attività di ricerca nell’ambito della Filologia classica. I suoi interessi riguardano la storia della tradizione della Biblioteca di Fozio in età bizantina e moderna e lo studio codicologico-paleografico di codici greci antiquiores. Si è occupata anche di Costantino Simonidis, uno dei più grandi falsari dell’Ottocento, di cui ha curato, nel 2012 in questa collana (con L. Canfora, M. Caratozzolo e V. Cuomo), Eulyros di Cefalonia: ΕΘΝΙΚΑ ΑΝΘΡΩΠΙΝΑ. Liste di manoscritti greci (1848-1864).


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