Come uno specchio ineguale
In forma di teatro dal Cinquecento al Settecento
di Stella Castellaneta
Collana Duepunti, n. 37
ISBN 9788874703999
2014
pp. X-90
PROFILO DELL’OPERA
Uno sguardo sincrono sui diversi codici della comunicazione per far luce sulle tessere di un affascinante mosaico in forma di teatro, fra Rinascimento ed Età dei Lumi, da Napoli a Venezia. Una selva che intreccia drammaturgia, pittura e omiletica, epos, storia e romanzo, esegesi scritturale e agiografia. Sulla scena i conflitti tra Occidente cristiano e Oriente musulmano, le suggestioni pittoriche e shakespeariane nella fabula dantesca di Pomponio Torelli, Omero e le Avventure di Telemaco fra teatro gesuitico e romanzo europeo, menzogna e santità nelle pièces del teologo Giovanni Maria Muti. Una ricerca, tra identità e alterità, che restituisce un’immagine prismatica della sperimentazione teatrale italiana, sempre aperta a riflettere, come uno specchio ineguale, l’esercizio dello sguardo e del dialogo.
AUTRICE
Stella Castellaneta è ricercatrice di Letteratura italiana presso il Dipartimento di Lettere Lingue Arti, Italianistica e Culture comparate dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Oltre a studi sull’Orfeo del Poliziano, l’Adone del Marino, la prassi scenica del comico nella tradizione rinascimentale e barocca, il teatro del Viceregno, le Accademie degli Oziosi e degli Incauti e il classicismo barberiniano, ha pubblicato l’edizione critica dell’Ippolito di Emanuele Tesauro (2012), fondata sull’editio princeps del 1661 e sull’inedita versione della tragedia tràdita dal manoscritto Holkham Hall 526, e i volumi Teatri farnesiani e maschere del Riso (2003), con l’edizione della commedia Le meraviglie d’Amore di Alessandro Guarnelli, e Le Muse e la Storia (2014), con fonti inedite sulla cultura letteraria, teatrale e artistica nell’età di Clemente VIII Aldobrandini e Ranuccio I Farnese.