Il teatro negato
Le invenzioni dello spettacolo in Sicilia dal Cinquecento all'Ottocento
di Giovanni Isgrò
Collana Duepunti, n. 15
ISBN 9788874701384
2011; I rist. 2020
pp. X-146
Un affresco di storia del teatro, dello spettacolo urbano e del teatro popolare siciliani tra ’500 e ’800.
PROFILO DELL’OPERA
Sfidando l’equivoco della “municipalità” questo saggio intende illustrare le dinamiche che – dopo aver bloccato sul nascere il mestiere del comico in Sicilia nel tempo in cui questa professione stava per prendere avvio come nel resto del continente italiano – favorirono lo svilupparsi di altre idee di teatro destinate, tuttavia, a rimanere ai margini degli statuti consolidati della storiografia. Lungi dal proporsi come défense fine a se stessa di un territorio, questo studio punta da un lato a fare chiarezza su una cultura diversa da quella dominante, dall’altro a stimolare riflessioni utili per una visione più ampia del panorama del teatro dell’età moderna, al tempo stesso proiettata verso gli sviluppi di quella contemporanea.
AUTORE
Giovanni Isgrò è professore di Semiologia dello Spettacolo presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo. Le sue ricerche riguardano la storia dello spettacolo in Sicilia, il teatro festivo barocco, lo spettacolo dell’Hispanidad mediterranea, il teatro sacro in Europa nel Medioevo e nell’Età moderna, la rivoluzione del teatro in Europa fra Otto e Novecento.
Fra le sue pubblicazioni: Festa Teatro Rito nella Storia di Sicilia (Palermo 1981); Feste barocche a Palermo (Palermo 1981-86); Fortuny e il teatro (Palermo 1986); D’Annunzio e la “mise en scène” (Palermo 1993); La città e il teatro della festa. Il teatro barocco spagnolo (Palermo 2003); Il paesaggio scenico della Sicilia (Palermo 2006); Fra le invenzioni della scena gesuitica (Roma 2008); Sviluppi delle risorse sceniche in Italia da D’Annunzio agli anni Trenta (Roma 2009), Il sacro e la scena (Roma 2011).