Rinascimento torbido e malioso
Il teatro del Cinquecento
di Roberto Alonge
Collana Duepunti, n. 87
ISBN 9791256090020
2024
pp. 184
L’eccellenza della scrittura teatrale del Rinascimento attraverso l’analisi dei suoi capolavori. Un punto di vista femminile, espresso bizzarramente dalla penna di uno studioso di genere maschile.
PROFILO DELL’OPERA
Dei capolavori del teatro rinascimentale, i commediografi sono tutti uomini ma le donne sono il cuore pulsante della scena, fatale oggetto della violenza maschile: stupro di gruppo (dei soldati del Sacco di Roma) per l’adolescente Lelia degli Ingannati degli Accademici Intronati di Siena; tentato stupro e brutale ideologia maschilista per la Silvia di Aminta di Tasso; abusi sessuali sistematici da parte del proprio vecchio padrone di casa per la popolana della Lena di Ariosto. Epperò anche inaspettato soggetto vittorioso del proprio piacere erotico, dove curiosamente si congiungono gli estremi, le aristocratiche (le due protagoniste della Veniexiana e la Fulvia della Calandria) e la disinvolta contadina Betìa della Moschetta di Ruzante, laddove resta prigioniera della moralità (che con qualche imprecisione chiamiamo borghese) la repressa Lucrezia della Mandragola di Machiavelli, fedele – per i suoi primi sei anni di vita coniugale – a un marito probabilmente dai gusti omosessuali.
L’AUTORE
Roberto Alonge ha insegnato per quarant’anni Storia del Teatro all’Università di Torino, dove ha promosso la costituzione del corso di laurea in DAMS. Nel primo decennio della quiescenza ha tenuto, presso il Dipartimento di Lingue Moderne della stessa Università, gli insegnamenti di Lingue e letterature nordiche e di Letterature comparate. Ha scritto oltre una trentina di libri, pubblicati dai principali editori italiani, oltre a un pamphlet intitolato Asini calzati e vestiti. Lo sfascio della scuola e dell’Università dal ’68 a oggi (2005).
I suoi ultimi due libri sono: Discesa nell’inferno familiare. Angosce e ossessioni nel teatro di Pirandello (2018) e, per le Edizioni di Pagina, Dacci oggi il nostro desiderio quotidiano (2021). Ha diretto, insieme a Guido Davico Bonino, i quattro volumi della Storia del teatro moderno e contemporaneo (2000-2003) e dirige con Franco Perrelli la rivista teatrale «Il castello di Elsinore» che ha fondato nel 1988.
Per le Edizioni di Pagina ha anche curato i volumi: La regia teatrale. Specchio delle brame della modernità (2007), Giacosa e le seduzioni della scena. Fra teatro e opera lirica (2008), Antigone, volti di un enigma. Da Sofocle alle Brigate Rosse (2008), L’impero dei sensi. Da Euripide a Ōshima (2009).
MATERIALI